I trattamenti sono molteplici e variano molto a seconda della gravità del problema, dell’età e del sesso e soprattutto delle condizioni anatomiche di ogni singolo paziente.

 

Per i casi piu’ lievi

  • Terapia medica locale nasale e orofaringea: il naso contribuisce a dare maggiore o minore forza all’aria che viene inspirata. Talora, in casi selezionati come per esempio negli allergici, il corretto miglioramento delle mucose nasali e faringee riduce l’importanza del russamento.
  • Trattamento miniinvasivo in anestesia locale del tessuto nasale, del tessuto palatale o del tessuto linguale: attraverso le radiofrequenze (dispositivi che distribuiscono energia termica all’interno dei tessuti con una conseguente loro riduzione finale) è possibile ridurre il volume di alcune strutture della via aerea (turbinati, palato, tonsille palatine, palato molle, base linguale e muscolo linguale). Questa metodica viene eseguita in anestesia locale, con procedura ambulatoriale, senza utilizzo di tamponamenti o altre medicazioni.
  • Dispositivi notturni oro-mandibolari: questi dispositivi da applicare prima di andare a dormire sono di varie forme e tipi. Essi muovono mandibola, lingua, palato molle, e osso ioide in una posizione tale da aiutare ad aumentare la pervietà delle vie aeree e a prevenire così l’ostruzione delle stesse vie respiratorie.Per i casi più importanti:Ventilazione meccanica con maschera oro facciale. Si tratta di apparecchi da utilizzare durante il sonno di piccole dimensioni che erogano una pressione d’aria positiva e che, formando un cuscinetto d’aria in tutta la via aerea superiore, impediscono che questa regione e le sue strutture molli collabiscano. E’ il trattamento più diffuso e universalmente accettato per la cura delle sindromi da apnee ostruttive di grado medio e severo. E’ l’unico trattamento in grado di gestire qualsiasi punto ostruito della via aerea superiore. Non è di facile accettabilità per il paziente ma è necessaria la sua prova prima di affidare la cura dei disturbi del sonno alle diverse tecniche chirurgiche. Esse infatti sono mirate a risolvere, in parte o totalmente, ad un punto specifico della via respiratoria alla volta.Per gli altri casi sono previsti interventi in anestesia generale

    Chirurgia nasale: la chirurgia nasale oggi, sia quella endoscopica rinosinusale che quella più tradizionale, è in grado di ripristinare la corretta ventilazione nasale con interventi che garantiscono l’assenza di dolore, l’assenza di tamponamenti post-operatori e il ricovero breve (24 ore)

    Chirurgia del palato e dell’orofaringe: esistono svariate tecniche di modellamento del palato molle e dell’ugula (uvulopalatoplastica e uvulopalatofaringoplastica) ma il concetto che le accumuna tutte è quello di rendere il palato più rigido e quindi con minor capacità di vibrazione, più sottile e quindi capace con la prerogativa di occupare meno spazio senza sconvolgere la sua anatomia e le sue importanti funzioni

    Chirurgia della base linguale e dell’osso ioide: è rivolta ai pazienti che possiedono un restringimento della regione dietro la lingua o più in basso. Questa tipologia di interventi (avanzamento linguale, sospensione linguale, avanzamento del muscolo genioglosso, sospensione ioidea superiore o inferiore) ha lo scopo, come tutta la chirurgia del russamento e delle apnee, di aumentare il volume aereo di queste regioni evitandone il collasso notturno

    Chirurgia maxillo-facciale: riservata ai casi di malformazione scheletrica più importanti (avanzamento maxillo-mandibolare), ha lo scopo di fare avanzare in avanti per alcuni millimetri tutta la struttura della via aerea superiore